Box doccia opaco? Abbiamo testato 3 metodi diversi e fotografato i risultati: scopri chi pulisce davvero.
Il box doccia è una delle zone più difficili da tenere splendente: tra calcare, aloni e macchie d’acqua sembra sempre opaco, nonostante mille passaggi di spugna. Sul web si trovano ricette di ogni tipo: chi giura sull’aceto, chi non abbandona il bicarbonato, chi si affida solo agli anticalcare del supermercato. Ma cosa funziona davvero?
Abbiamo messo i tre metodi più famosi alla prova, su un box doccia davvero segnato dal calcare. Ecco cosa è successo, con foto prima e dopo.
Spruzzato puro sul vetro e lasciato agire un quarto d’ora, l’aceto ha dato risultati interessanti. Le cromature sono tornate lucide e il vetro più trasparente, anche se restavano zone opache. Sulle guarnizioni bianche, invece, l’efficacia è stata solo parziale.
L’aceto resta la scelta più economica e naturale, perfetto per una manutenzione settimanale. Ma da solo non basta sulle incrostazioni più ostinate.
Il bicarbonato è stato applicato come pasta, mescolato con un po’ d’acqua e spalmato su vetro e guarnizioni. Dopo dieci minuti, una passata di spugna e risciacquo.
Risultato? Le guarnizioni sono tornate molto più chiare, quasi nuove. Sul vetro invece rimaneva qualche alone, con un effetto un po’ opaco. Sulle cromature non ha dato brillantezza, ma una pulizia discreta.
È delicato e sicuro sulle superfici, ma non regala quel colpo d’occhio immediato che ci si aspetta.
Spruzzato sul vetro e sulla rubinetteria, lasciato agire per 5 minuti e risciacquato con un panno, l’anticalcare è stato quello con l’effetto più spettacolare.
Il vetro è tornato brillante, quasi come nuovo, le cromature a specchio e anche le guarnizioni più pulite. Di contro, il prodotto è più aggressivo: meglio usarlo con guanti e finestre aperte.
Le immagini parlano da sole: il vetro opaco e pieno di macchie è diventato trasparente, le cromature hanno riacquistato luce. Con aceto e bicarbonato i risultati sono stati buoni ma più lenti, con l’anticalcare l’effetto è stato immediato.
Non c’è un unico vincitore, dipende dall’uso:
L’aceto è perfetto per la manutenzione di ogni settimana.
Il bicarbonato è ideale per guarnizioni e plastica.
L’anticalcare è imbattibile quando il box è molto incrostato.
Il segreto? Usarli insieme, al momento giusto.
Il vero trucco per non impazzire è la costanza:
una passata di tergivetro dopo ogni doccia,
aceto diluito una volta a settimana,
asciugatura finale con un panno in microfibra.
Così eviti che il calcare si accumuli e non serviranno più “colpi di forza”.
Il nostro test dimostra che non esiste il prodotto magico. Ma con la giusta combinazione di metodi il box doccia può tornare a brillare senza fatica. E soprattutto, puoi scegliere se puntare su soluzioni naturali ed economiche, oppure accelerare con l’anticalcare quando serve.
Il risultato? Un bagno che sembra nuovo e la soddisfazione di aver trovato il metodo che funziona davvero.
Settembre in giardino: 7 lavori semplici da fare subito (e cosa puoi rimandare senza rischi).…
Le fughe delle mattonelle sono un punto interrogativo per molti di noi, la loro pulizia…
Gianmarco Pozzecco ha lasciato l'Italia del basket, la decisione è abbastanza particolare e diventa importante…
Curare le piante in giardino è un hobby che in Italia hanno moltissime persone, ma…
Molti di voi staranno preparando l'asta del fantacalcio proprio nella pausa delle nazionali e a…
Nella nostra rubrica di psicologia oggi ci occupiamo di Carl Gustav Jung che è considerato…